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Il primo ministro italiano Mario Draghi ha siglato 15 accordi con il presidente dell’Algeria lunedì, prima della prevista conclusione di un altro accordo per aumentare le consegne di gas e ridurre la dipendenza dell’Italia dalle forniture russe.
Draghi è stato ricevuto dal presidente Abdelmadjid Tebbouneei due hanno poi firmato accordi e memorandum d’intesa in settori che vanno dall’energia allo sviluppo sostenibile, alla giustizia e alle microimprese.
Il energia l’accordo firmato lunedì è “una testimonianza della nostra determinazione a ottenere ancora di più in questo campo”, ha detto Draghi, prima della prevista firma di un olio e gas accordo di fornitura tra l’Algeria e alcune società tra cui il gigante italiano dell’energia Eni.
“Domani sarà firmato un importante accordo tra (azienda energetica statunitense) Occidental (Petroleum), Eni e (compagnia petrolifera francese) Total che fornirà volumi significativi di gas naturale” all’Italia, ha detto Tebboune ai giornalisti in una conferenza stampa congiunta con Draghi.
Questo contratto consentirà “lo sviluppo di un sito situato nel perimetro di Berkine, e che dovrebbe generare più di un miliardo di barili” di idrocarburi, ha detto una fonte governativa all’AFP.
Tebboune ha detto che l’accordo valeva 4 miliardi di dollari.
Lo ha confermato la fonte del governo Algeria aumenterà anche le esportazioni di gas verso Italia di quattro miliardi di metri cubi nei prossimi giorni, come parte di un accordo riportato venerdì.
L’Italia acquista la maggior parte del suo gas naturale dall’estero, con circa il 45% delle sue importazioni storicamente provenienti dalla Russia.
Ma Roma ha guardato sempre più all’Algeria, storicamente il suo secondo fornitore più grande, per ridurre quella dipendenza dopo la guerra Ucraina ha scatenato sanzioni contro Mosca e ha fatto salire alle stelle i prezzi dell’energia.
L’Algeria ha quindi soppiantato Russia di “diventare negli ultimi mesi il più grande fornitore di gas” in Italia, ha detto Draghi ai giornalisti lunedì.
Secondo APS, l’Algeria avrebbe dovuto fornire all’Italia un totale di circa 20 miliardi di metri cubi di gas nel 2022, prima dell’ultimo accordo.
Draghi ha già visitato l’Algeria ad aprile, quando ha concluso un accordo per aumentare progressivamente le consegne algerine in Italia dal 2022 attraverso il gasdotto Transmed fino a nove miliardi di metri cubi all’anno nel 2023-24.
A maggio Eni ha firmato un protocollo d’intesa con l’algerina Sonatrach per potenziare l’esplorazione del gas nel Paese nordafricano.
Il MoU “consentirà a Sonatrach ed Eni di valutare il potenziale del gas e le opportunità di sviluppo accelerato in specifici giacimenti già scoperti da Sonatrach in Algeria”, ha affermato in quel momento Eni.
L’Algeria è il più grande esportatore di gas dell’Africa e fornisce circa l’11% del gas naturale consumato in Europa.
(AFP)